Performance Marketing

Pagine di destinazione intelligenti: 3 modi per porre fine a frequenze di rimbalzo elevate

Quando fai clic... e parti immediatamente

Un clic è inutile se non è seguito da un'azione. Eppure, nelle campagne Shopping o Performance Max, capita spesso che l'utente Lascia la pagina quasi immediatamente. Nessuno scorrimento, nessuna aggiunta al carrello, nemmeno un'occhiata a un prodotto simile.

La frequenza di rimbalzo sta esplodendo. E spesso non lo è Né un problema di targeting, nessun canale, ma Un problema di atterraggio.

Qui ti offriamo una chiara decrittazione: 3 motivi concreti per cui i tuoi visitatori si riprendonoe come anticiparli con pagine più intelligenti.

1. Non riesce a trovare quello che stava aspettando

Cosa ha visto nell'annuncio: un prodotto, un prezzo, un'immagine. Cosa sta aspettando: trovare esattamente Fin dal primo secondo della pagina.

Ma troppo spesso:

  • il prodotto è relegato in fondo alla pagina

  • le informazioni chiave (prezzo, dimensioni, scorte) mancano o sono fuori posto

  • la struttura è confusa e deve «cercare» ciò che pensava di trovare direttamente

Risultato: frustrazione immediata. E quindi rimbalzo.

👉 Quando gli articoli non lo sono non nello stesso posto dell'annuncio, o che c'è una discrepanza tra promessa e realtà, l'utente sente di essere stato ingannato. Non scorre. Non legge. Lui se ne va.

2. Non c'è alcun incentivo per lui a rimanere o a esplorare

Anche se l'utente trova il prodotto giusto, Deve ancora voler vedere di più.

Una landing page troppo semplice, una semplice scheda prodotto senza orientamento, rimbalzo, valore aggiunto, non incoraggia la navigazione.

Cosa manca spesso:

  • consigli aggiuntivi, visibili dalla prima pergamena

  • una chiara gerarchia dei contenuti

  • punti di rassicurazione collocati nel posto giusto (consegna, resi, recensioni)

E soprattutto Un percorso di lettura che ti fa venire voglia di continuare. Se la pagina è statica o, peggio, impersonale, non c'è nessun motore di coinvolgimento.

👉 Non si tratta di sovraccaricare la pagina. Si tratta di guidare sottilmente: «sei nel posto giusto, ecco altre opzioni, ecco perché puoi fidarti».

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3. Non sente che sta facendo un buon affare

Spesso lo dimentichiamo Il momento svolge un ruolo fondamentale nella percezione dell'offerta.

Un utente che fa clic durante i saldi, il Black Friday o un'offerta speciale Si aspetta di sentirsi come se stesse facendo un affare.

Ma se la pagina non mostra alcun elemento contestuale (banner promozionale, codice visivo, emergenza, segnale di rarità), non percepisce il valore di ciò che vede. Non c'è idea che il momento di acquistare sia adesso.

👉 Non è solo una questione di «sconto mostrato». È una questione di scenografia : la pagina gli dice «sei nel posto giusto al momento giusto»?

Senza questo, l'occasione è perduta. E con essa, la voglia di andare oltre.

Ti diciamo di più in Il caso del Jardiland

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Una landing page dovrebbe rassicurare, guidare e contestualizzare

Una frequenza di rimbalzo elevata non è solo un KPI da correggere. Lo è un forte segnale comportamentale : «Non mi sento a casa qui».

Per rispondere a questa domanda, non basta avere un buon prodotto. È necessario:

  • Visualizzalo nel posto giusto, con i marker giusti

  • crea una pagina che ti faccia venire voglia di rimanere

  • mostrare chiaramente che lo è Il momento giusto Comprare

👉 Hai solo pochi secondi per convincere. Tanto vale assicurarsene ogni elemento della pagina funziona per te.

Ecrit par

Manon Viallet

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